INTERVENTO DI RISANAMENTO ACUSTICO CON APPLICAZIONE DI CONTROPARETI ACUSTICHE SU PARETI DI DIVISIONE TRA DUE UNITÀ ABITATIVE A MILANO.

MATERIALI UTILIZZATI: LASTRE HABITA I E HABITAT II

HABITA I:
è composto da fiocchi di poliuretano espanso agglomerati tramite resine poliuretaniche di spessori che possono variare da 20-30-40mm pre accoppiate a lastre di cartongesso

COMPOSIZIONE:
pannello in cartongesso sp.13/15mm accoppiato ad agglomerato di poliuretano sp.20-30-40-50-mm Lastre da 1200x2000mm

HABITAT II:
è composto da fiocchi di poliuretano espanso agglomerati tramite resine poliuretaniche di spessori che possono variare da 10 – 20mm pre accoppiate a lastre di cartongesso.

COMPOSIZIONE:
pannello in cartongesso sp.13/15mm accoppiato ad agglomerato di poliuretano sp. 10-20 mm Lastre da 1200x2000mm

Le lastre Habitat I e Habitat II possono essere accoppiate (come in questo caso) con gomma caricata da 4-6-8-10kg/mq.

Progettazione Acustica: Sergio Lucchini
Lay out intervento di correzione acustica: Architetto Tanja Parma 2B Resine S.r.l.
Fornitura materiale insonorizzante: 2B Resine S.r.l.
Montaggio pannelli: Edil Sam S.r.l.s.

Il rumore tra le pareti confinanti crea disagio, sentire il rumore che arriva dal vicino di casa, ascoltare la televisione o le conversazioni che avvengono dall’altra parte della parete in genere “non fa piacere”. Ognuno in casa sua vuole tutelare la propria privacy, la presenza di pareti “trasparenti” sotto il profilo acustico determina in qualche modo una rinuncia alla propria riservatezza.
Spesso questo disagio si avverte nella vita quotidiana di tutti i giorni. Molti dei problemi legati al rumore sono causati dai bassissimi standard edilizi delle nostre case realizzate nel tempo (soprattutto nel boom edilizio degli anni ’60 e ’70) con scarsissima attenzione alla qualità e all’isolamento acustico. Spesso abbiamo come divisori delle semplici pareti con una sola fila di mattoni forati intonacati. In questo caso l’isolamento acustico è nell’ordine di 40 dB(A) ben lontano dai valori minimi previsti dall’attuale normativa italiana (R’w > 50 dB(A) per unità residenziali) e dagli standard europei (ancora più restrittivi).
Quando si arriva ad una situazione di intolleranza, disagio e stress allora occorre in qualche modo affrontare il problema e se possibile risolverlo.

Per questo motivo i tecnici di 2B Resine sono stati contattati da un condomine di uno stabile residenziale di Milano che lamentava nel suo appartamento questo tipo disagio legato al rumore percepito e prodotto e quindi alla mancanza di privacy tra lui e il suo vicino di casa.

2B Resine si è occupata del problema agendo sull’elemento più prossimo al rumore da isolare ovvero insonorizzando le pareti della sala da pranzo e della camera da letto più a contatto con la casa del vicino. Per avere dei risultati nell’isolamento acustico si è lavorato incrementando la massa delle pareti esistenti.

Le pareti divisorie tra locali adiacenti, devono offrire un buon grado di isolamento acustico, impedendo al rumore di passare da un locale all’altro.
Se ciò non avviene vuol dire che la massa di cui è composta la parete è troppo leggera e non riesce a garantire l’isolamento acustico previsti dall’attuale normativa (DPCM 5/12/97).

2B Resine ha utilizzato per la realizzazione delle pareti acustiche dei pannelli autoportanti fonoisolanti con gomma caricata accoppiati a lastre di cartongesso denominati Habitat I e II di sua produzione che funzionano come masse fonoimpedenti.

I nostri pannelli sfruttano il principio di Massa – Molla – Massa. La massa (parete) funge da fonoimpedente, mentre il sistema elastico (molla), smorza le vibrazioni, sottraendo energia alla sorgente sonora (suono disturbante).

I nostri pannelli infatti applicati in aderenza o in controplaccaggio alla parete (massa) hanno una parte fonoasorbente (molla), applicata ad una massa (cartongesso), e forniscono un elevato potere fonoisolante duraturo nel tempo.
In questo caso descritto i pannelli sono stati applicati in controplaccaggio alle pareti esistenti ovvero in aderenza alle pareti da isolare e fissati mediante collante monospalmatura a base di acqua e successivamente con tasselli.

La POSA IN OPERA dei pannelli è stata eseguita da maestranze qualificate, esperti del settore che hanno evitato di fare grossolani errori annullando i risultati acustici attesi e ottimizzando i tempi di posa.
Di fondamentale importanza infatti è l’esecuzione della sigillatura dei pannelli; immaginate una finestra anche con triplo vetro ma che non è sigillata bene: “il rumore passa tutto come prima”.

Il primo strato di pannelli HABITAT I è stato accostato alle pareti esistenti avendo cura di sigillare con silicone e stucco gli spazi lasciati liberi tra i pannelli e in prossimità della base, dell’altezza e degli angoli della parete.

Un secondo strato di pannelli HABITAT II è stato posizionato sulla parete in maniera sfalsata rispetto ai primi pannelli HABITA I. Successivamente anche questo strato di pannelli e stato sigillato, tassellato e poi rasato. Le pareti sono state finite con verniciatura. Il grande formato delle lastre ha ridotto la probabilità di formazione dei ponti acustici e abbreviato i tempi di posa.

IL RISULTATO FINALE?

E’ stato ottimo, la percezione del rumore è nettamente diminuita.
Riteniamo che l’intervento proposto abbia attenuato in maniera considerevole il rumore percepito e prodotto.
A livello estetico l’intervento è impercettibile le due stanze sono identiche a quelle prima dell’intervento.

Parete finita del soggiorno
Parete finita della camera da letto

APPLICAZIONE LASTRE HABITAT I E HABITAT II

  • Fase 1: rimozione dalle pareti esistenti di eventuali battiscopa – cornici in gesso e quant’altro impedisca un appoggio complanare delle lastre HABITAT I e II alle pareti. Smontaggio di eventuali prese elettriche da portare all’esterno delle pareti;
  • Fase 2: preparazione lastre HABITAT I e II con eventuali tagli di finitura (raccordi curvillinei tra soffitto e pareti) creazione scassi per prese;
  • Fase 3: incollaggio lastre con colla mono spalmatura a base di acqua (spalmare la colla sui 3 lati del pannello – usare spatola dentata);
  • Fase 4: accostamento del primo strato di pannelli HABITAT I alla parete esistente facendo pressione sulle lastre al fine di ottenere una buona aderenza alle pareti. Successivamente tassellare le lastre alla pareti esistenti con appositi tasselli per cartongesso (i tasselli devono penetrare nella parete esistente);
  • Fase 5: sigillatura di tutte le fessurazioni tra i pannelli in prossimità della base, dell’altezza e degli angoli della parete. Successivamente rasare il tutto;
  • Fase 6: posizionamento del secondo strato di pannelli HABITAT II sulla parete in maniera sfalsata rispetto ai primi pannelli HABITA I. Successivamente ripetere la sigillatura, la tassellatura e la rasatura;
  • Fase 7: finitura delle pareti con almeno tre mani di vernice e ricollocazione prese elettriche e battiscopa.

CLICCA SULLE IMMAGINI PER VEDERE LA FASE DI LAVORAZIONE CORRISPONDENTE

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