Comfort acustico e ambienti di lavoro
Con una buona acustica, gli ambienti lavorativi diventano posti piacevoli in cui stare ed esprimere la propria creatività.
Intervento di correzione acustica in uffici open space, play-room e mensa in stabile ad uso terziario a Milano
Committente: Geco S.r.l. General Contractor
Progettazione: Studio di architettura, progettazione e restauro Ludovico Ugati
Consulenza acustica e Fornitura pannelli fonoassorbenti: 2B Resine S.r.l.
Installazione pannelli fonoassorbenti: A.M.L. Sistemi costruttivi S.r.l.
2B Resine ha svolto il ruolo di consulente di acustica durante l’attività di restyling di un edificio adibito a terziario in viale Umbria a Milano. In particolare lo studio si è focalizzato su un salone open space destinato ad ospitare uffici, una play room e una cucina /mensa per i dipendenti.
Tutti e tre i locali saranno utilizzati da un gran numero di persone contemporaneamente. La necessità della committenza era quella di dare ai fruitori di questi ambienti il “comfort acustico” necessario allo svolgimento della loro attività.
Ci stiamo dirigendo verso un’”economia complessa”, dove il successo di un’azienda dipende sempre più dalla produttività e dalla soddisfazione umana.
Molte grandi aziende (a partire da Google, Skype e LinkedIn) hanno creato, nelle loro sedi, delle play-room per consentire ai dipendenti di distrarsi, giocando e muovendosi, nella consapevolezza che il gioco stimola la creatività e favorisce la socializzazione, non solo da piccoli ma anche da adulti.
Attraverso la play-room aziendale, insomma, i dipendenti si rilassano, sono più leali, più affiatati, più produttivi e ci guadagnano anche in salute… cosa desiderare di più?
Per non vanificare questo obiettivo è indispensabile garantire un “comfort acustico” in tutti quegli ambienti (play-room, uffici, mense) dove è prevista una grande concentrazione di persone che interagiscono contemporaneamente tra loro.
Il comfort acustico consente ad un individuo immerso in un campo acustico di percepire una condizione psicofisica di benessere in relazione all’attività che sta svolgendo
Chiunque abbia sperimentato, nel proprio ambiente di lavoro, una scarsa qualità acustica dei locali, la mancanza di privacy, l’eccesso o al contrario la totale assenza di rumori di sottofondo potrà senz’altro confermare il ruolo cruciale svolto dall’acustica.
L’acustica di un ufficio, dopo l’illuminazione, è la seconda caratteristica fisica più importante che influenza il rendimento di un posto di lavoro. Quando siamo in una stanza, tutti i nostri sensi vengono stimolati. Questo dovrebbe far riflettere di quanto sia importante che un progettista consideri come uno spazio reagisce al suono in egual misura con cui ne valuta l’estetica.
Il concetto di “ufficio standard” non esiste più, in quanto ogni ambiente di lavoro oggi deve rispondere a bisogni e requisiti peculiari, spesso in continuo divenire.
Questo significa dover alternare lavori che richiedono una concentrazione elevata, conversazioni telefoniche, riunioni, videoconferenze, lavoro di gruppo, brainstorming o multitasking. Un numero così elevato di scenari nello stesso ambiente richiede un’attenzione particolare agli aspetti acustici, onde permettere a tutti coloro che fruiscono dello stesso spazio di mantenere elevate la concentrazione e la produttività, potendo beneficiare di una buona condizione di lavoro.
OBIETTIVI
Per il trattamento acustico dei locali in Viale Umbria 2B Resine s.r.l. si è posta due obiettivi prioritari:
- favorire l’intelligibilità del parlato tra le persone attraverso il controllo della riverberazione degli ambienti per evitare l’accumulo di rumore eccessivo;
- massimizzare il decadimento negli spazi dei livelli di pressione sonora per favorire la privacy tra le persone attraverso la gestione delle riflessioni acustiche provenienti dal soffitto pavimento pareti.
Nell’impossibilità di agire sulle pareti dei locali in oggetto a causa dell’arredamento e di altri vincoli, l’intervento di correzione acustica si è concentrato sui plafoni che rappresentavano la maggiore superficie riflettente in questi ambienti.
Per la gestione della riverberazione si è agito sulle intere superfici dei soffitti con l’applicazione di elementi fonoassorbenti. 2B Resine ha fornito delle lame (baffles) in resina di melammina cadenzate in diverse lunghezze e altezze.
La tipologia dei pannelli fonoassorbenti utilizzati (lame baffles in resina di melammina) è il risultato di uno studio preliminare effettuato in collaborazione tra i tecnici di acustica di 2B Resine e l’architetto L. Ugati, al fine di coniugare l’aspetto funzionale (correzione acustica degli ambienti troppo riverberanti) ed estetico (forma del pannello) dell’intervento.
Le lame in resina di melammina, come richiesto dalla committenza, sono caratterizzate da una finitura leggermente scabra che ricorda l’arricciatura dell’intonaco (fase di finitura delle murature grezze). Per questa particolare finitura è stata utilizzata Airlite, un’innovativa vernice che purifica l’aria (certificata alla reazione al fuoco).
Si tratta di un pigmento che contiene biossido di titanio in grado di attivarsi a contatto con la luce (sia naturale che artificiale) e trasforma agenti inquinanti come ossidi di azoto e zolfo, benzene, formaldeide e monossido di carbonio in molecole di sale. Una vernice in grado di “mangiare” lo sporco presente nell’aria, all’aperto o all’interno di un edificio, depurandola dall’88,8% delle sostanze inquinanti presenti e che, usata all’interno degli edifici in cui viviamo, contribuisce a renderli più igienici e salutari.
CONCLUSIONI
Il risultato finale dell’intervento è stato ottimo. I pannelli fonoassorbenti hanno isolato acusticamente gli ambienti e hanno diminuito il rumore presente con il minimo ingombro. La loro missione è quella di trasformare superfici riflettenti in superfici assorbenti e contemporaneamente di integrarsi perfettamente all’estetica essenziale delle sale.
