Il comfort acustico incontra l’arte e la buona cucina
all’ex Stazione Ferroviaria della Bullona.

Fornitura materiale insonorizzante – Pannelli in resina di melammina: 2B Resine S.r.l.

L’ex stazione ferroviaria della Bullona a Milano è una testimonianza di architettura ferroviaria di inizio 900’.
Oggi il suo spazio è stato ridefinito e ha acquisito una valenza sia commerciale che culturale, infatti al suo interno non solo ospita un ristorante esclusivo, ma anche opere d’arte. Pino Scalise promotore della riconversione d’uso ha immaginato un luogo culturale che potesse aprire i propri spazi sia a mostre di artisti del 900’che ai contemporanei (si possono ammirare opere di Lucio fontana, Enrico Castellani), sia alla cucina mediterranea e alla musica. L’ex stazione, nella nuova accezione del termine, si apre alla città circostante e al territorio, diventa “agorà” e si propone come polo di attrazione urbana. Assai ardua la sistemazione acustica della sala principale afflitta da un eccessivo tempo di riverbero, echi ed insufficiente chiarezza del suono, l’intelligibilità della parola era molto scarsa. Il classico «rimbombo» per intenderci, dovuto alle riflessioni multiple e disordinate del suono su pareti molto riflettenti.

Le classiche tecniche di correzione acustica, basate sul rivestimento delle superfici con materiali fonoassorbenti, non erano appropriate in questo caso.

L’intervento doveva poi tenere conto delle caratteristiche architettoniche dell’edificio: forma, altezza, volumetria complessiva, presenza di vetrate, caratteristiche tecniche delle strutture. La sfida di 2B Resine era la ricerca del “Comfort acustico”, dunque, ma non solo. In un ambiente dove la componente scenografica è forte con l’arte protagonista sia negli spazi sia nelle opere esposte i suoni, i colori, i disegni e la qualità dei materiali dovevano “giocare” insieme. 2B Resine ha colto ancora una volta l’occasione per dimostrare la sua competenza non soltanto ricercando l’efficienza acustica e le prestazioni di fonoassorbenza ma ha saputo dialogare con l’arte. Ed ecco che i panelli fonoassorbenti diventano loro stessi opera d’arte confondendosi con le stesse. (vedi foto opere d’arte di: Michele D’Agostino “Via Lattea” e di Alberto De Braud “Palloncini”).